Pagina (42/458)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dopo qualche anno il programma mazziniano, in quanto concepisce le riforme sociali come indissolubilmente legate a una precisa ideologia politica e religiosa, cadrà in disgrazia; ma il suo contenuto piú concreto e immediato (principalmente l'idea cooperativa) troverà negli operai e in un gruppo di intellettuali apolitici degli assertori e dei realizzatori entusiasti.
      Nel dicembre 1859 vien fondata a Milano l'Associazione tra i nastrai, che ufficialmente si limita a sussidiare i soci invalidi, ma che, in pratica, si rivela una Associazione di resistenza e promuove lo sciopero(66). Nel marzo 1860, sempre a Milano, in seguito a uno sciopero di seicento tipografi(67), sorge la Società tra gli artisti tipografi, che si propone di tutelare e di far migliorare i contratti di lavoro.
      Accanto a questi due tentativi riusciti, uno mancato: due lavoranti fornai, per ovviare alla disoccupazione e alla esiguità dei salari si propongono di unire in una lega tutti i compagni di lavoro (luglio 1860); in un primo tempo riescono a passare ai disoccupati un sussidio giornaliero, imponendo un contributo ai compagni impiegati. Piú tardi, nominata una commissione che si reca dal governatore della città a esporre le disagiate condizioni della classe, trattano con i proprietari un aumento di salario. Ma non riescono a conseguirlo, né, come pare, a mantenere in vita oltre il '60 la benefica lega(68).
      All'infuori di queste società, gruppi isolati di operai, a partire dal 1860, tentano lo sciopero, che per lo piú volge ad ottenere miglioramenti di salario.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





Milano Associazione Associazione Milano Società