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      In un altro scritto, Bakunin cosí chiarisce gli scopi della Fratellanza: «Bakunin, con alcuni amici italiani, fondò un'alleanza segreta soprattutto come mezzo per combattere l'Alleanza repubblicana, che Mazzini aveva fondato poco innanzi con una tendenza teologica e un fine puramente politico». La Fratellanza fu insomma «creata come affermazione del socialismo in contrapposto al dogmatismo religioso politico di Mazzini»(260).
      Il programma della Fratellanza si compone di dodici articoli che contemplano l'abolizione del diritto divino, la rinunzia ad ogni propaganda nazionale, la libertà dell'individuo nel comune, la libera federazione dei comuni nella provincia e nella nazione, l'abolizione dell'attuale diritto pubblico e privato, l'eguaglianza politica di tutti i cittadini, l'abolizione di ogni privilegio, e quindi l'emancipazione del lavoro dal capitale, la proprietà della terra ai contadini e degli strumenti del lavoro agli operai(261). L'eguaglianza e la libertà sono i prepotenti bisogni, l'aspirazione piú alta di tutti gli uomini e verranno raggiunte «con la forza selvaggia e legittima del popolo fino nelle loro ultime esplicazioni»(262). Pochi legionari, la cui personalità sarà circondata dal piú profondo mistero, ai quali sarà solennemente vietato di mettersi in comunicazione gli uni con gli altri, devono esser messi a parte di questo programma e diventarne propagandisti. I componenti il Comitato centrale, supremo dirigente, dovranno anche procurarsi tutte quelle nozioni militari che li mettano in grado di guidare eventuali moti armati.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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