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      Essa mirava infatti «a un federalismo estremamente largo, per cui i grandi Stati di Europa si sarebbero ricostituiti sul principio dell'autonomia dei comuni in ciascuna provincia e di queste in ogni nazione; l'applicazione di questo principio doveva fornire la soluzione di tutte le difficoltà attuali della politica estera... e permettere la fondazione della Confederazione degli Stati Uniti d'Europa»(365).
      Bakunin, che s'ingannava sui veri sentimenti dei congressisti, fu assai piú esplicito. Suo scopo era quello di trasformare la Lega della pace in una specie di sezione intellettuale dell'Internazionale; egli ne sarebbe stato a capo e avrebbe cosí potuto rappresentare, in seno alla Associazione dei lavoratori, una parte molto piú considerevole che non potesse allora, in qualità di semplice socio. Pronunciò quattro poderosi discorsi sul socialismo - acerba critica al comunismo autoritario, esaltazione del collettivismo federalista e libertario - e con questi s'illuse di persuadere gli astanti(366). I quattro discorsi, invece, urtarono profondamente i congressisti, democratici borghesi, facendo cadere tutte le speranze di Bakunin il quale dovette senz'altro ritirarsi dal congresso con i suoi amici. Assillato sempre dall'idea di farsi una forte posizione nell'Internazionale, deliberò allora, d'accordo con quegli amici, di fondare una Alleanza internazionale della democrazia socialista, che fosse la esplicazione palese della Fratellanza segreta, e che, mantenendone il programma, si dichiarasse parte integrante dell'Internazionale(367).


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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