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      Scomparse intanto due delle vecchie sezioni dell'Internazionale (quella di Castellammare, probabilmente travolta nel 1870, in seguito allo scioglimento della sezione napoletana, e quella di Catania), una sezione nuova era stata fondata nei primi mesi dell'anno, a Girgenti; ma non si trovan notizie della sua attività che nel giugno 1871. Il 21 di questo mese infatti essa, fattasi iniziatrice di una colletta per le vittime dei versagliesi, inviò un indirizzo ai vinti della Comune, del quale ecco qualche passo: «Mentre i privilegiati del mondo plaudiscono agli orrori dei vigliacchi di Sédan... noi, vostri fratelli di fede, noi, pronti come voi ad inalzare quando che sia lo stendardo della rigenerazione sociale, siamo orgogliosi di mandare da queste estreme spiaggie di Sicilia una parola di conforto, d'ammirazione e di speranza ai vinti della Comune... L'emancipazione delle plebi è divenuto per noi il bisogno piú irresistibile dei nostri tempi»(527).
      In pieno sviluppo era la sezione di Sciacca di Sicilia; mentre, qua e là, v'erano associazioni democratiche che, piú o meno palesemente, esprimevano la loro simpatia all'Internazionale o ai principî che essa bandiva: tale, per esempio, una Lega repubblicana fondata a Torino nel giugno 1871, che preludette di qualche mese alla formazione di una sezione internazionalista(528).
      Ma il centro del movimento era ancora e sempre rappresentato dalla sezione di Napoli, alla quale facevan capo - da ogni parte d'Italia - uomini e giornali filointernazionalisti.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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