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      Ma la vera e piú grande fortuna che viene all'Internazionale dall'appoggio di Garibaldi consiste nel fatto che esso, automaticamente, viene a gettar la zizzania nel campo democratico, a rinfocolar dissensi, a riesumare vecchi rancori, a dividere i capi. Infatti proprio mentre la democrazia, tra l'ira e l'amarezza profonda di Mazzini, si sgretola e si esaurisce nelle polemiche interne, l'Internazionale fonda la sua potenza in Italia.
     
      3.
      Prima polemica Mazzini-Bakunin
     
     
     
     
     
      Fin dai primi sprazzi rivoluzionari in Francia, Mazzini ha gridato al materialismo; e al materialismo torna in ogni articolo e attribuisce ogni colpa. Dapprima lo addita e lo combatte come una minacciosa corrente, come un sintomo, come un pericoloso e diffuso atteggiamento dello spirito; ma poi, chi legga in successione i suoi fierissimi articoli, avverte come un progressivo concretarsi, come un precisarsi e un individuarsi, nel significato e nella portata di quest'espressione a lui, allora come sempre, tanto discara.
      Il 24 maggio, con la risposta All'Internazionale di Napoli, Mazzini allude per la prima volta, esplicitamente, all'Associazione dei lavoratori, «oggi nota per la parte d'istigatrice esercitata in Parigi»; la nomina un'altra volta, di sfuggita, nella settima puntata dell'articolo Il Comune e l'Assemblea (28 giugno)(571); il successivo Agli operai italiani (13 luglio) è un preciso e severissimo atto di accusa contro quell'Internazionale, della quale con tanta se pur diffidente simpatia egli aveva seguito, alcuni anni innanzi, i primi passi e i primi successi(572).


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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