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      5) Eguale diritto hanno pure gli operai delle piccole manifatture; però nella divisione degli utili si deve avere riguardo all'influenza del credito individuale del capofabbrica.
      6) È necessario regolare con norme positive il salario degli operai giornalieri. Deve preferirsi alla prestazione d'opera a giornate il lavoro dato a cottimo? E come dovranno regolarsi i rapporti fra i proprietari agricoli e i coloni? Studiare i mezzi per istituire anche fra la classe agricola società cooperative di mutuo soccorso.
      7) Per l'igiene fisica dell'operaio e per la sua istruzione civile e morale devono essere stabilite le ore del lavoro.
      8) Per emancipare gli operai dalla tirannia dei capifabbrica che non ottemperassero alle legittime esigenze degli operai stessi, si deve provvedere con l'istituzione delle società cooperative, che prestino lavoro, e con le società per gli scioperi, quando siano resi necessari per l'ingiustizia dei capifabbrica.
      9) Si devono collegare le società operaie italiane istituendo una Commissione operaia italiana con un Comitato residente in Roma. Il Comitato dovrà proporsi ed attuare la fondazione di un giornale, organo di tutte le classi operaie o lavoratrici.
      10) Si propone la consociazione delle operaie.
      11) Si propugna l'abolizione delle doti per matrimoni precoci e l'istituzioni di premi per matrimoni poveri.
      12) È necessario provvedere agli infelici che escono dalle case di pena o dal carcere con l'istituzione di società di patronato e di riabilitazione. E ai proletari privi di lavoro e mancanti dei mezzi di sussistenza, è pur necessario provvedere con le società di assistenza, le quali diano lavoro, retribuendolo col vitto giornaliero.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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