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      13) Si propugna l'istituzione delle leghe per la istruzione popolare, delle società contro l'ozio, contro il vizio, contro la prostituzione; e la modificazione degli istituti di credito e delle Casse di risparmio.
      14) Devesi tentare lo scioglimento amichevole della questione operaia, chiamando ad un congresso generale i rappresentanti degli operai e dei capifabbrica?»
      Quesiti d'ordine pratico, come si vede, riassumenti in brevi linee le questioni fondamentali del mondo del lavoro.
      La discussione avrebbe dovuto svolgersi su questi temi (con i quali si erano fusi quesiti analoghi, presentati da altre società) e su altri quattro, due dei quali - riguardanti l'introduzione di un'imposta progressiva in ragione delle facoltà dei contribuenti e l'abolizione del giuoco del lotto - proposti da Petroni, presidente del congresso, gli altri che reclamavano si desse la preferenza ai manufatti nazionali in confronto a quelli esteri e si concedesse personalità giuridica alle società di mutuo soccorso... Perché il congresso non li discusse? Se Mazzini e i suoi luogotenenti volevano davvero dimostrare agli operai il loro interessamento dovevano far di tutto perché, una volta eliminate le questioni di carattere generale, la discussione si svolgesse ampia ed esauriente su questi temi di vitale importanza pratica. Tanta fatica di organizzazione risultava altrimenti perfettamente inutile.
      Ma o per una ragione o per l'altra, volente o nolente Mazzini, a disegno o per incapacità congenita, sempre i Congressi mazziniani si erano dimostrati incapaci di trattare con seria preparazione le questioni piú urgenti riguardanti la classe lavoratrice.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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