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      .. sinteticamente il mazzinianismo: «I mazziniani vi gridano: Popolo, pensa prima di tutto ed esclusivamente alla politica. L'Internazionale vi raccomanda di rinnovar l'uomo coll'istruzione, colla morale, colla conoscenza di se stesso, prima di rinnovar lo Stato»(683).
      Come reagiscono i mazziniani di fronte a questa seconda ondata d'internazionalismo?
      Ancora una volta, il loro contegno contrasta singolarmente con quello degli internazionalisti. Piú questi sono aggressivi, esuberanti, risoluti, piú quelli si dimostrano - ad eccezione dello stesso Mazzini e di pochissimi d'intorno a lui - remissivi, conciliativi, pronti a dimenticare accuse e calunnie, sempre disposti a tentativi di pacificazione; ora che l'atteggiamento intransigente di Mazzini si è rivelato inefficace per trattenere l'ala estrema del partito, che anzi è parso dare una conferma agli appunti mossi contro di lui d'essere autoritario e geloso d'ogni discussione sul suo programma, ora che la crisi ha preso proporzioni inaspettate, i mazziniani si sentono come disorientati: oggi tentano un accordo, domani - respinti - si stringono irritati nelle loro posizioni, per gettare poi, passato qualche tempo, un nuovo ponte verso l'opposta riva. Soprattutto li esaspera la soddisfazione non dissimulata dei moderati di fronte al loro indebolimento. «Gli operai italiani sono repubblicani - dichiara l'"Unità italiana e Dovere" -; e vogliono l'unità, ora e sempre; epperò sono male avveduti coloro i quali ridono ora dei nostri dissensi in quistioni secondarie.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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