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      Ma di ciò cfr. piú oltre.
      (416) REVEL, Il libro dell'operaio cit., p. 43; FRANCESCHI, op. cit., p. 13.
      (417) «L'Avvenire dell'Operaio», 27 giugno 1868.
      (418) Garibaldi, informato del radunarsi del congresso, inviò una letterina di plauso e di incoraggiamento, definendo i tipografi «campioni della dignità umana». Giosuè Carducci, che partecipava al congresso in rappresentanza dei tipografi senesi, rispose: «Congresso tipografico italiano, adunato a Bologna, accoglie fra plausi vostra lettera, superbo che lo spirito del capitano della libertà aleggi in adunanza degli operai del progresso». T. BRUNO, La Federazione del libro ecc. cit., pp. 17, 216; Unione nazionale ecc. cit. Il III Congresso si riuní a Napoli nel 1871, ma, come in quello successivo del 1872 a Venezia, non vi si poté discutere della federazione, per la opposizione dei proprietari tipografi, che vi partecipavano. La classe tipografica poté realizzare la sua aspirazione solo in un convegno tenuto a Roma nel dicembre 1872.
      (419) E. FANO, Della carità preventiva ecc. cit., p. 638.
      (420) VIGANÒ, Il movimento cooperativo ecc. cit., p. 33.
      (421) Origini, vicende ecc. cit., p. 257.
      (422) RABBENO, Le Società cooperative di produzione cit., pp. 280-304. Su cinquantadue cooperative di produzione esistenti nel 1888, esaminate dal Rabbeno solo una ventina, le piú vecchie, contavano da quattro a quindici anni di vita; tutte cioè, salvo quella già nominata di Altare, erano posteriori al 1873.
      (423) VIGANÒ, Il movimento cooperativo ecc. cit., p. 34.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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