Pagina (28/380)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tardi, ma sempre in tempo, il governo di Londra aveva dunque percepito come la costituzione di un nuovo Stato unitario nel Mediterraneo (costituzione che, per parte sua, esso non aveva mai auspicato né ritenuto possibile) non solamente non avrebbe leso i suoi permanenti interessi, ma anzi, e per il modo e per le circostanze medesime attraverso le quali si andava verificando, e per la speciale situazione diplomatica che ne veniva a determinarsi in Europa, e per le inderogabili esigenze del nuovo Stato, li avrebbe singolarmente favoriti, aumentando, di conseguenza, la sua influenza nel Mediterraneo; e come, per contro, il perdurare di una causa permanente di disordine e d'inquietudine nel mezzogiorno d'Italia avrebbe finito per offrire alla Francia l'occasione e il pretesto non solamente per esercitare a Napoli un'influenza forse esclusiva, ma piú vastamente, per sostituirsi all'Austria nel controllo di un'Italia divisa, e, verosimilmente, discorde.
      Quanto all'orientamento politico del nuovo Stato unitario, dati evidenti permettevano di presumere che, almeno in una prima fase, esso non avrebbe potuto appoggiarsi né su Parigi né su Vienna. Finché la Venezia ed altre province incontestabilmente italiane restavano in mano dell'Austria, il pericolo di una eccessiva intimità italo-austriaca non era neanche da prendersi in considerazione; la virulenza del problema romano e la stessa difficoltà di comporlo valevano d'altronde ad accertare che, ove pure non avessero agito in quel senso altri e piú gravi e permanenti motivi, il fatale compimento ultimo del programma unitario si sarebbe ormai svolto contro la Francia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





Londra Stato Mediterraneo Europa Stato Mediterraneo Italia Francia Napoli Austria Italia Stato Parigi Vienna Venezia Austria Francia