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      Di qui la destinazione in Toscana del 5° corpo d'armata, comandato dal principe Napoleone, di qui le innumerevoli gravissime complicazioni che sono nella memoria di tutti, di qui gli esiziali sospetti sulle intenzioni francesi, ravvivati dal fatto, non ignoto ai piú, che era proprio il Salvagnoli quegli che nel novembre del '58 aveva presentato all'imperatore un progetto di riordinamento della penisola comprendente la cessione dell'Italia centrale al principe Gerolamo!(205). Di qui, finalmente, né proprio si riesce a intendere con qual fondamento, certe accuse... al Montanelli, anche di recente echeggiate da pur coscienziosi scrittori di cose toscane(206).
      In realtà quella missione del Salvagnoli costituiva una prova caratteristica del disorientamento che aveva colto, a Firenze, quella minoranza medesima dalla quale era pur stato promosso, o guidato, o volonterosamente accettato, l'ordine nuovo instaurato in Toscana alla fine d'aprile. E infatti se l'accordo fra quei patrioti era stato agevolmente raggiunto, e agevolmente si sosteneva quanto al lato negativo del loro programma (il bando definitivo al granduca), una disorientante varietà di propositi li divideva quanto ai criteri e alle finalità della ricostruzione. Lo stesso programma dell'annessione al Piemonte, che pure si presentava, fra tutti, come il piú concreto e maturo ed attuabile, dava luogo a profondi dissensi circa il tempo e il modo della sua attuazione. Annessionisti ad oltranza, postulanti la fusione immediata, e in qualche modo l'annullamento della personalità politica toscana nell'organismo piemontese, di contro ad annessionisti dell'ultima ora, solleciti invece di salvare, nell'operare l'unione, quanto piú si potesse delle tradizioni e delle leggi e insomma del patrimonio politico toscano; dissensi nel ministero, e poi fra i singoli ministri e i capi piú autorevoli della parte nazionale, e accuse incrociate di autonomismo o, per converso, di scarso amore della «patria» toscana; e, accanto agli annessionisti, i fautori di un piú modesto programma di rinnovamento, affidato ad una nuova dinastia, o addirittura gli unitari «italiani», i quali, parimenti opposti agli annessionisti ed agli autonomisti, assegnavano alla Toscana la missione e la funzione di centro iniziatore di una integrale unificazione italiana.


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Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





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