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      Difficoltà grosse, contrasti gravi per la Destra(421); e non sarà male addurne qualche esempio tipico; comunque le une e gli altri scaturivano direttamente e necessariamente dalla concezione stessa che gli uomini della Destra si erano fatti, inculcavano agli altri e soprattutto rispettavano in pratica, della vita politica in un paese civile.
      Le elezioni(422) non di rado cagionarono le piú strabilianti sorprese agli stessi ministri dell'Interno, proverbiali, in massima, per la neutralità assoluta che mantenevano durante il loro svolgimento. Lanza, piemontese corretto e scrupoloso, si sentí perfino in diritto, nel 1865, all'indomani di una campagna elettorale che era stata una vera ecatombe per gli amici del governo, di affrontare il La Marmora, allora presidente del Consiglio, rimproverandogli di essere stato un po' troppo con le mani alla cintola, dando cosí prova di una «insipienza di cui non si trova esempio negli annali di nessun governo costituzionale»(423). Dopo il '70, pare, i ministri dell'Interno ruppero qualche volta la bellissima tradizione di codesta «insipienza». Ma quanto furiosamente e clamorosamente non vennero denunciati! Si legga in proposito lo Zini.
      L'osservanza delle regole costituzionali era cosí rigida generalmente (primissimi nell'esigerla e nel richiamare ad essa continuamente e quasi pedantescamente il governo, quelli di Sinistra; e non di rado era comico veder quelli stessi che nel paese si credevano lecito di violare allegramente la costituzione, diventarne i piú severi glossatori in Parlamento.


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Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





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