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      Con la morte del Patto sparivano dall'orizzonte operaio alcuni postulati, sui quali, come sul nucleo della dottrina sociale mazziniana, i suoi dirigenti avevano costantemente battuto; e ai quali dopo tanti anni di lotta e di esperienze gli operai italiani - cadute le attuali elefantesche soprastrutture bestemmiatrici dello spirito medesimo di un sano associazionismo - dovranno pur tornare: non voglio citare che l'indispensabile conciliazione fra emancipazione del lavoro e senso nazionale; e l'importanza straordinaria del fatto politico.
     
      Nel 1895 nacque il partito repubblicano italiano; ma di ciò e delle successive relazioni fra socialisti e repubblicani, altra volta.
      Mi preme per ora concludere rilevando la sempre piú netta distinzione che, dopo il 1890, va operandosi tra repubblicani alla vecchia e repubblicani moderni: Bovio, Colajanni, Ghisleri, Imbriani, Papa, per non citare che i piú eminenti, ricchi d'idee e di attività, stretti intorno a giornali che ancor oggi si rileggono imparandovi, hanno infatti ben poco a che fare, per esempio, col d'altronde rispettabilissimo gruppo che si riunisce intorno alla Fratellanza artigiana di Firenze. «Cuore e Critica», «L'Italia del Popolo», rappresentano degnamente la generazione repubblicana che seppe fondere e integrare le idealità mazziniane col positivismo di Cattaneo; e cioè con una vigile coscienza dei sempre nuovi complessi problemi della vita nazionale.
      4.
      Di una storia da scrivere e di un libro recente
     
      La storia del movimento operaio in Italia negli anni che corrono dalla morte di Mazzini alla fondazione del partito socialista (1892) è ancora da scrivere: e sarebbe un lavoro di prima importanza e, direi, necessità. È vero che sull'argomento noi disponiamo di una bibliografia vastissima: vecchie storie dell'Internazionale, memorie documentarie e aneddotiche, biografie e autobiografie, pubblicazioni di propaganda degli anarchici, dei socialisti, dei repubblicani, qualche monografia di carattere regionale, qualche studio obiettivo sulle organizzazioni economiche, e via discorrendo; ma il tentativo di radunare le sparse membra, di superare la cronaca, di basare solidamente una sintesi, e non è stato compiuto o è stato compiuto senza adeguata preparazione, e, forse, troppo presto.


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Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





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