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      .. Prima che la reggenza del principe di Carignano fosse proposta mi era stata fatta parola di reggenza che il principe Napoleone avrebbe accettato... d'accordo col re Vittorio Emanuele. Certo io non avrei combattuto cosiffatto partito».
      (362) Cfr. a questo proposito i particolari datici dal Brofferio di un colloquio ch'egli ebbe col Montanelli, a Firenze, sui primi di settembre (Una visita all'Italia centrale, estratto da I miei tempi, Italia 1860, pp. 75-84). Si tenga presente che il Brofferio, pur amico e in qualche misura compagno di lotta politica del Montanelli, dissentí apertamente dal suo atteggiamento nella questione delle annessioni: cị che aumenta valore alla sua testimonianza.
      (363) Questa proposta venne approvata per alzata e seduta: due soli deputati, i cui nomi non figurano nei resoconti ufficiali, non si alzarono: sembra proprio che uno di essi fosse il Montanelli (cfr. Poggi, op. cit., I, pp. 211-12).
      (364) Di queste discussioni segrete non sappiamo che ben poco (cfr. in particolare Carletti, op. cit., 140-46). Ma forse fu in questa occasione che il Montanelli sottopose ai colleghi due sue proposte di voto (per un indirizzo all'imperatore Napoleone e per una riunione plenaria di tutte le assemblee dell'Italia centrale), le cui minute si trovano fra le carte montanelliane in B. L., c. 40, i. 2248.
      (365) Cfr. le considerazioni svolte dal Montanelli in una lettera ad un suo ignoto corrispondente (forse il Farini?), evidentemente del marzo o aprile 1860, in B. L., c. 40, i. 2234.


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Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





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