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      Il fascismo non teme le mezze fedi e le posizioni di transazione imposte dalla sua intransigenza; in otto anni di pratica di governo ha sempre trionfato di tutti i tentativi di aggiramento e di corruzione. Ciò ch’esso teme sono le coscienze rettilinee e la fede pura nei principî; ciò ch’esso ha colpito, barbaramente colpito, sono gli uomini che tutta la loro vita stoica e puritana indicava come i simboli di quest’opera di rigenerazione.
      È senza dubbio molto disturbante avere in Europa un problema cosí tragico come quello italiano; ma è inutile illudersi: esso sarà eliminato solo quando sarà risolto. Esiste ormai in Italia o fuori d’Italia una generazione di uomini che hanno scelto il loro destino e per nulla al mondo rinunceranno a condurre la battaglia sino al suo logico sbocco. Sono essi ormai che impongono rotta obbligata alla dittatura e imprigionano il fascismo nella logica orribile del suo sistema repressivo; Nulla questi uomini chiedono agli stranieri, all’infuori di quella comprensione e solidarietà morale che dovrebbero sentirsi come dovere nella comunità dei popoli liberi.
     
     
      Capitolo VIII: per un nuovo socialismo
     
      I. L’ideologia.
      Nel precedente capitolo abbiamo per sommi capi delineata quella che dovrebbe essere la impostazione della battaglia antifascista da parte di un socialismo penetrato da una piú alta esigenza di moralità e di libertà. In questo cercheremo di stabilire qualche punto di orientamento per il movimento socialista di domani.


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Socialismo liberale
di Carlo Rosselli
pagine 184

   





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