Pagina (175/184)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il grado del progresso è fornito dal grado di proletarizzazione.
      Da questa visione pregiudiziale e sommaria della evoluzione economica sorgono gravi inconvenienti per il moto socialista, specie in paesi agrario-industriali a lenta trasformazione economica, come tipicamente l’Italia. Il piú grave è l’incapacità di darsi un programma costruttivo in questa fase cosiddetta di trapasso, che pure chiede essa pure di essere vissuta in tutta la sua pienezza. Quel che sorridendo si dice dei grandi pensatori negati ai piccoli problemi della vita d’ogni giorno, si può ripetere per il socialista marxista: abituato a commerciare con le «categorie economiche», i «modi di produzione», il «capitalismo» e il «socialismo» non riesce piú a comprendere i meschini ma pur vitali problemi che si riferiscono alla piccola industria, piccola proprietà agraria, mezzadria, artigianato, fittanza.
      È un nuovo aspetto del suo illiberalismo, questa volta diretto non piú contro le ideologie ma contro le cose; e non è certo l’ultima causa della rapida fortuna che riuscirono ad avere in Italia altri movimenti politici – come ad esempio il cristiano-sociale – assai meno legati a formule rigide aprioristiche.
      Sombart ha posto in luce l’errore di coloro che prevedono nel futuro l’esclusivo dominio di un unico sistema economico. Tutta l’esperienza del passato e la natura stessa della evoluzione economica vi contrasta. Nel corso della storia il numero delle forze economiche simultaneamente viventi è andato costantemente aumentando, anche se si è modificata la posizione rispettiva.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Socialismo liberale
di Carlo Rosselli
pagine 184

   





Italia Italia