Pagina (3/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma se gli uomini onesti e pacifici, se i padri di famiglia, se i prefetti, se i prevosti possono essere oggimai quasi sicuri dall'assalto de' romanzi storici, hanno tutte le ragioni di perdere l'allegria, se pensano a quell'altro genere di romanzi che si è convenuto di chiamare contemporanei, intimi, di costume. Questi romanzi crebbero a dismisura nella persecuzione, come gli schiavi d'Egitto e di Babilonia; si moltiplicarono a miriadi sotto alla percossa dei testoni pesanti, come le lumache quanto più si zappa nell'orto contaminato. In Inghilterra e in Francia è una produzione di romanzi tale che sembran fatti a gualchiera, a trancia, a torchio, a mulino, a vapore; è un'eruzione perpetua e in tutti modi, e più invadente che la lava, dello spirito umano contro lo spirito umano. - Che direbbe se comparisse Orazio col suo precetto degli anni dieci?
      E quanti ne producon Francia e Inghilterra ajutate dagli Stati Uniti, tanti ne inghiotte il mondo, che come sigari li fuma e abbrucia, e ne getta gli avanzi alla bordaglia. Tuona la critica, tuonano i pergami, le fanciulle son minacciate di celibato, gli adolescenti di essere cacciati dai ginnasi, i giovani di studio d'essere esclusi dal banco. - Ma i romanzi si riproducono, si sparpagliano, penetrano dappertutto, e sono letti persino da chi tuona e sbuffa; persino dalle madri sospettose; persino dagli uomini che si danno importanza; persino da quelli che hanno la missione di far prosperare l'alta filologia e la numismatica e la diplomatica e i concimi e il baco e il gelso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Egitto Babilonia Inghilterra Francia Orazio Francia Inghilterra Stati Uniti