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      - Ha marito?
      - Altro che marito! Vedetelo là nel palco dirimpetto... È un ex-colonnello di cavalleria, fatto con sangue di Spagna e con sangue lombardo. Nobilissimo, del resto, e ricchissimo; ma serio come un cavaliere del tempo del Cid. - Sposò la sapienza, perchè s'accorse che la grazia lo avrebbe fatto diventar geloso come il Moro di Venezia...
     
      III
     
      Il fischio dell'avvisatore, partito dal palcoscenico, fece cessare tutti i discorsi che si tenevano nella platea e ne' palchetti, e si alzò il sipario. Il ballo di quella sera rappresentava La Morte d'Ercole, del coreografo Pitraut, colui che aveva destato tanto chiasso a Parigi per aver messo in ballo il Telemaco dell'arcivescovo di Cambray, nel quale ballo la dea Calipso, in conseguenza di un passo falso, avea corso pericolo di perdere l'immortalità. - L'azione dell'Ercole si apriva con un grande strepito guerriero; una folla di popolo annunciava il ritorno d'Ercole che entrava in cocchio tirato da alcuni schiavi di nazioni diverse da lui soggiogate. Jole era strascinata dai lottatori; Filoteta ed Ilo stavan seduti sul cocchio ai piedi d'Ercole. - Compariva finalmente Dejanira, la bellissima Gaudenzi. Questa ballerina destava allora il massimo fanatismo in Europa, non tanto perchè fosse d'una bellezza abbagliante, ma perchè nell'arte sua era un'eccezione alla regola, ovverossia poteva servire di regola tra gli abusi. - La critica sapiente, che allora usciva a protestare in opuscoletti, si lamentava forte che i compositori de' balli andassero lontanissimi dalla natura; ma più ancora si lagnava degli esecutori.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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