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      - Che? Cos'è stato?
      - Chi di voi sa dove alloggia la Gaudenzi?
      - Nella contrada dei Moroni, chi non lo sa? l'abbiamo accompagnata a casa tante volte dopo il teatro fra i battimani e gli evviva...
      - Questo va bene. Ma se nessuno sa che la finestra della sua cameretta, dove riposa il suo bel corpo, guarda nel giardino vicino al giardino dove fu colto Amorevoli, lo so io e l'ho scoperto io... e lo dico a voi tutti.
      Quando a Newton nel pomo caduto balenò l'idea della gravitazione universale, quando Galileo nel Duomo di Pisa fu colpito dall'oscillazione della lampada, quando Volta nelle piastrelle di zinco alternate al cartone inzuppato d'acqua salata afferrò il prodigio delle perpetue correnti elettriche, quando... tutti coloro, in una parola, che fecero qualche gran scoperta, non provarono soddisfazione maggiore di quella a cui si esaltarono que' trenta o quaranta al fiat lux del nome della Gaudenzi e della finestra e del giardino...
      - Or ecco sciolto il maledetto enigma.
      - La è chiara come il sole.
      - Non ci può esser dubbio.
      - Ma tu, come hai fatto a sapere?
      - Vi basti che l'ho saputo... e se non mi credete, andate a verificare voi stessi.
      - Però bisogna confessare che il tenore è un bravo giovane...
      - Ma certo che è un bravo giovane.
      - Mi rincresce per la Gaudenzi che ho sempre tenuta per la fenice del suo ceto... Ma vada; allorchè da una scappata si sviluppa una bell'azione... è sempre una cosa che fa piacere... Bravo Amorevoli! così va fatto. Già, quando nel canto uno sa trasfondere tutta quella dolcezza e quell'affetto e quella passione.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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