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      .. e si indispettiva pensando che la Gaudenzi non fosse una sua pari; chè allora, almeno, avrebbe potuto avere un pretesto qualunque per recarsi a visitarla, e trovarsi con lei, e tentare e frugare e interrogare e scoprire il vero... Ma nel mentre stava dibattendosi in tanto contrasto di idee, tornò il domestico a dirle: che donna Paola Pietra era in casa, e che appunto la stava attendendo allora. La contessa Clelia a quella risposta che pur doveasi aspettare, si sentì dare un nuovo tuffo nel sangue e, quasi senza voce, tanto era oppressa:
      - Dirai al carrozziere, soggiunse, che attacchi tosto i cavalli; e tu sali a prendermi senza perder tempo. - Indi chiamata la cameriera, che comparve tosto: - Fa' venir qui, le disse, il cameriere del conte.
      Questo si mostrò subitamente.
      - Direte al signor conte, che questa mattina, per un atto urgentissimo di carità, debbo portarmi da quella donna Paola Pietra ch'egli conosce; e che prima di mezzodì sarò di ritorno. - Il cameriere accennò col capo che farebbe, e partì.
      La contessa, cominciando dal conte che la stimava forse assai più di quello che l'amasse, e giù giù fino all'ultimo gradino della gerarchia di quella casa signorile, aveva impresso in tutti una così alta idea della sua superiorità mentale, e d'un certo carattere fuori d'ogni ordine donnesco, e, per conseguenza, d'una virtù inaccessibile ad ogni sorta di pericoli, e quasi eslege da tutti i vincoli del galateo femminile, che andava, stava, dava ordini senza dipendere nè in poco nè in tanto da quell'autorità superiore, che in tutte le case e in tutti i tempi e presso tutte le nazioni, ad onta di qualunque rilassatezza indulgente del costume, è sempre il padrone marito.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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