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      .. sono le occasioni che fanno l'uomo. Cosa credete voi... che tanti pittori famosi sarebbero riusciti tali, se non avessero avuto le occasioni? Che, per esempio, il cavaliere Del Cairo, che fu il maestro del mio maestro, fosse davvero un gran pittore? Non lo credete; ha avuto il vento in poppa; opere di qui, ritratti di là, zecchini a staja, e poi l'ordine di san Maurizio. Ma, per colpa sua e di qualch'altro, s'imbastardò la maniera lombarda cogli innesti della scuola di Bologna; e poi col pigliare qualcosa da Roma, qualcosa da Firenze, qualche cosa da Venezia, ne uscì una mescolanza tale, che non siam più nè di qui nè di là... Ma quando un paese ha avuto la fortuna di possedere un Leonardo, e poi un Luino, e poi quello spavento del Crespi... il Crespi del San Brunone... Non so se voi abbiate visto quel lavoro a fresco? Quello è un a fresco!... Domando io dunque, se c'era bisogno di andar altrove a far gli accattoni? Ma la moda fa tutto; ed io che parlo, son guasto più degli altri, e col far quello per cui voi m'avete chiamato, mi son guasto la mano, e poi mi son messo al punto di guastarmi anche la saccoccia. Se, per esempio, domani taluno mi desse a dipingere una Deposizione, farei le tre Marie col guardinfante. Così vanno le cose.
      In questa entrarono nel teatro già affollato, e nel punto che già cominciavan le dame a sedere ai loro posti nei palchetti.
      - Vedo che in platea non c'è luogo, disse il Bruni, troveremo dunque un posto comodo in orchestra, dove senza dar nell'occhio, potrete gittar giù sulla carta qualche segno.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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