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      Se si sapesse ch'ella ha una sorella, si direbbe ch'è la sorella a punto. - È però sempre bella. - Per me, dirò anzi, che è più bella del solito. - Ah, è un gran peccato che l'abbiano inzuppata nella scienza, e fatta così indurire come quel legno che diventa marmo stando nell'acqua!
      Ma se molti in quel punto la guardavano fuggitivamente, Lorenzo teneva gli occhi sempre fissi in lei; e da quel palchetto non li abbassò che per volgersi e girarli torvamente sulla platea, così parlando fra sè: - Balordi che siete!... si trova un bel giovane in un giardino, di quelli che s'innamorano per professione, lo sorprendono al piè del palazzo e della stanza dove sta una donna che ha quella faccia lì... e si va a turbar la pace di cinque o sei case per trovar la donna de' suoi sospiri... Balordi voi e balordo il giudice, quando non vi sia di peggio... perchè pare impossibile... una bellezza di quella sorte... che... in conclusione ... qual è la più bella di tutte queste duchesse e contesse e marchese e marchesine che stan qui?... E nessuno è arrivato a pensare che ai tenori, segnatamente quando toccan di quelle grosse paghe che ognun sa, piacciono i buoni bocconi, e, se furono cullati sul letto di paglia, aspirano ai moschetti di drappo. Ma pazienza fossero tutte Vestali le donne di Milano, tutte Lucrezie, tutte Cornelie... Ma no... perchè, anche senza far torto a questa città... si sa ch'è la malattia del secolo, che più si sale e più si pecca... che si è sempre fatto così... Ah sciocchi e balordi.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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