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      Anzi si è già scritto al Senato della serenissima Repubblica di Venezia perchè, se siamo in tempo, passi tosto alla cattura del lacchè; soltanto è mestieri che di tal fatto si mantenga un segreto profondissimo, e non si facciano scandali; perchè guai se il popolo s'accorge che il contagio viene da quel ceto a cui la provvidenza ha ordinato di essere d'esempio e di edificazione a tutti gli altri. - Ma c'è un'altra cosa, marchese caro, che mi ha passato l'anima, ed è che, ieri l'altro, Pietro, mentre stava supplicando sua madre a farsi mediatrice di pace tra lui e me... d'uno in altro discorso vennero a toccare, non so come, un tal tasto; e a Pietro scappò detta... questa frase ribalda: - Se il conte F... fosse un sensale di piazza, a quest'ora il capitano di giustizia gli avrebbe già fatto mettere le manette. Convien dunque che oggi teniamo con lui un discorso serio e dolce nel tempo stesso. Oggi ho dato, posso dire, questo pranzo d'invito per lui, perchè, necessariamente, non ne potendo venir escluso per decoro, io avrò l'occasione di volgermi a lui senza cedere; ed egli d'accorgersi che io non sono poi un uomo inesorabile. Così dopo il pranzo, noi lo faremo chiamare in un'altra camera, e gli terremo un discorso che valga ad insegnargli la prudenza, ed a provargli che è sempre in via di bene tutto quello che noi facciamo; e che finchè uno è giovane, l'esperienza la deve apprendere dai vecchi. Ah pur troppo, caro marchese, la gioventù ha preso aria in questi tempi, e bisogna ricorrere all'astuzia perchè non sian crollate le basi di una salda autorità paterna.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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