Pagina (286/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ben è vero che in molti di tali duelli provocati da lui, egli aveva quasi sempre risparmiato l'avversario, pago che fosse salvo il decoro cavalleresco. Ma intanto era un incomodo a trattarlo; onde molti lo scansavano volontieri, e quando si trovavano seco per necessità, discorrendo, giravan largo per istornare querele; poichè, torniamo a ripeterlo, nel frantendere le questioni e nel prendere un violino per un trave, quell'ex colonnello era un portento. Se dunque, conservando però sempre nell'aspetto una compostezza ed una severità castigliana, esso pigliavasi tanto caldo per una mezza offesa, figuriamoci se l'offesa era evidente ed era grave; peggio ancora se l'offesa era di quelle che stanno in prima lista fra i casi contemplati anche dagli indifferenti e dai filosofi della pace; fra i casi per cui anche l'uomo timido diventa feroce, com'era il suo caso precisamente! O fortuna tutt'altro che cieca ma perfida, o fortuna con occhi di lince e pienadi sagacia omicida, che attendi a pigliar fuori della folla gli uomini fatti apposta e lasci cader la scintilla dov'è la polveriera! Proprio tra le gambe del conte V... doveva capitare quel fatal romano, fatale così per le prime donne del libretto d'opera, come per tutte le belle donne che gli piacevano! Tuttavia nemmeno il tenore, nato espressamente nel secolo più comodo per gli uomini della sua professione e della sua tempra, poteva chiamarsi il beniamino della fortuna per essersi incontrato in chi facea terrore a tutti, il quale non è a dire che furore sentisse contro il tenore; un miscuglio di furore e insieme di disprezzo che gli facean desiderare di avere dinanzi il rivale, non per battersi con lui, chi mai poteva imaginarsi una simile ignominia! ma per pagarlo, a misura, come suol dirsi, di carbone, a colpi di scudiscio, di frusta, di bastone e di peggio, se di peggio ci fosse stato - perchè più che contro la propria moglie infedele, l'ira sua soffiava tutta come una fornace animata da un mantice contro il tenore; e se l'adagio vulgare che in tali frangenti assegna maggior colpa alla donna che all'uomo, era sulla bocca di tutti anche allora, egli tuttavia non voleva saper nulla di quel diritto per cui l'uomo può fare impunemente il cacciatore; - non ne voleva sapere e strepitava.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507