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      .. Fin qui non c'è nulla di straordinario. Ciò che v'ha di strano si è ch'egli si dichiari disposto a darvi ogni soddisfazione... e voi la rifiutate. E che vorreste dunque?... ch'egli si ammazzasse per rispetto alla vostra corona di conte?
      - Ragazzo, bada, ch'io non torca su di te l'ira che mi venne da lui!
      - Ed ora son io che vi chiedo soddisfazione, signor conte!... Or non vi può soccorrere la scusa della mancanza di parità fra noi... Voi siete conte ... lo credo perchè lo sento a dire, e poco me ne importa ... In quanto a me... i miei avi furon reggitori di quest'isole quando primamente si congiunsero a città. Piero Emo fece prodigi di valore nella battaglia di Chiozza. Altri si onorarono in ambasciate e in magistrature. Molti di quelli che sono qui presenti sanno chi sono, e ponno fare testimonianza di ciò... però raccogliete questo guanto.
      E il giovinetto generoso, levatosi il guanto di daino, lo gettò al piede del conte V... che lo raccolse e soggiunse:
      - Sta bene. Or pensate al resto, perch'io non son di Venezia, e non posso scegliermi i padrini in una città che non conosco.
      Il lettore si ricorderà d'aver veduto qualche volta addensarsi un terribile temporale al di sopra di un tratto di territorio, e d'aver detto in cuor suo: non vorrei aver io il mio grano e le mie vigne colà; ma d'improvviso il vento cangiar direzione alla procella stessa, e portar lo schianto della gragnuola in quelle parti invece su cui alcuni momenti prima il cielo si distendeva sgombro e tranquillo.
      Quando il conte V... feroce e bestiale discese precipitoso a percuotere con violenza la porta della camera d'Amorevoli, scommettiamo che la metà almeno dei nostri lettori avranno ripreso fiato per assistere alla truculenta scena del tenore fracassato e morto.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Fin Emo Chiozza Venezia Amorevoli