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      .. Così siete caduti dalla padella nella brace!
      - Che brace e che padella?
      - Brace e padella, sì... Prima si poteva dire che eravate maligni ma acuti, oggi si può dire che siete galantuomini ma balordi... Ma già è un destino che non abbiate a imbroccarne mai una.
      - Taci, taci, buontempone... che se il mondo dovesse regolarsi a chiacchiere.... tu saresti il Giove in cipria; fortuna che ti si lascia dire e dire... e chi deve fare fa, senza il tuo parere...
      - E per questo le cose camminano come camminano; piuttosto è che ad un bisogno sapete essere e bricconi e balordi - così si pigliano più piccioni a un favo... bravissimi! e mentre s'importuna la Repubblica di Venezia per importunare la contessa che stava benissimo là col suo bel tenore... qui non si pensa che il conte F... è il fratello del marchese; e che, data pure per assurda e impossibile la presunzione, sentirlo in giudizio, bisognava ben sentirlo... Ma invece... se il conte F... fosse morto da cento anni non si potrebbe dimenticarlo meglio...
      - E puoi tu dire di sapere quel che si farà?
      - Che cosa so io?... Quand'anche si finisse coll'impiccarlo, la giustizia avrebbe sempre il torto di avere aspettato troppo tardi... E poi che bel merito... Di qui soffia uno e discopre gli altarini, di là l'avvocato Agudio spicca un libello e mette sossopra la città, e cerca e trova testimonj. Capisco anch'io che a questo modo, a calci nel sedere, dee camminar la giustizia anche a Milano... Oh ci vuol proprio un gran merito...
      - Ma intanto il cameriere dei Tre Re....


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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