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      .. E poi c'è un altro fatto... Giuocavano con noi due camerieri soprannumerarj, i quali non sono venuti che in settimana grassa, e precisamente alla domenica. Ma chi li va a prendere adesso questi camerieri i quali ora sono qua, ora sono là... e spesso se fanno il cameriere in settimana grassa, fanno il facchino a san Michele... e non si riconoscon più nè al viso né al vestito?...
      - Ma voi sapreste sostenere tutto quello che avete detto fin qui anche in confronto del lacchè?
      - Perchè no?... s'io parlo... è perchè trattasi di dir la verità... e se dico la verità... è perchè il signor causidico, che venne a pigliarmi a Cremona, mi ha assicurato che a dir la verità tutta quanta si reca vantaggio a delle persone oneste e povere..., e a tacerla, si tiene invece il piatto a' birbanti.
      L'attuaro, che avendo proposto il giuramento al primo cameriere, lo aveva sentito a ritirar la parola per ispavento della solennità dell'atto; credette di non farne motto al secondo testimonio, e di provocar prima il confronto di lui col Galantino. Di fatto avrebbe dovuto incominciare anche coll'altro da questo atto, preterendo il giuramento; ma sbaglia anche il prete a dir la messa.
      Il cameriere Barisone fu dunque fatto uscire, pel momento, dalla sala degli interrogatorj, e fu mandato a prendere il costituito Suardi. - Questi comparve nella sala un quarto d'ora dopo, in mezzo a due secondini, o come chiamavansi allora più comunemente, sbirri.
      La faccia del Galantino, quando si mostrò, era sorridente; lo sguardo di lui lampeggiava a dritta e a sinistra con vivacità gioviale.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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