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      Quando si pensa ai miracoli che sa far la fortuna, allorchè ha fermamente deliberato di prendere alcuno a proteggere, si rimane percossi di maraviglia vedendo come quegli accidenti stessi che per la maggior parte degli uomini sono colpi mortali e ostacoli insormontabili, diventino per i suoi beniamini occasioni di felicissimi avviamenti. E così avvenne del Galantino. Cercato del signor Rotigno, come sentì ch'esso erasi ritirato a Bergamo, andò colà, trovollo senza difficoltà, ebbe lunghi abboccamenti seco; e il fine di questi abboccamenti essendo, per parte del Galantino, quello di riscuotere da lui il residuo della somma di compenso che gli era stata promessa, il Rotigno di necessità lo soddisfece, e per soprappiù, importandogli, come se si trattasse di salvar gli occhi e la vita, di mettere a tacere per sempre quel serpe velenoso da cui, volere o non volere, egli dipendeva; gli propose appunto di entrare come esattore a servizio della Ferma generale, investendo in quella una parte del suo danaro, ond'essere accettato come uno de' soci secondarj.
      Il Suardi, alla cui intelligenza balenò tutta l'importanza di quella vasta azienda, accolse il partito, siccome suol dirsi, a bocca baciata, e impiegate nella Ferma lire quindici mila milanesi, entrò in carica quale altro degli esattori. Essendo uscito innocente persin dalla prova della tortura, egli non provò rossore nessuno a tornare a fermar stanza a Milano. D'altra parte, comunque fossero le cose, il pudore era un elemento del tutto straniero alla natura sua.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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