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      E coloro, a tali parole, si fermarono, ed il Baroggi retrocesse per far quanto aveva detto, ma più ancora per ripassare tra la schiera delle giovinette educande, in mezzo alle quali il suo occhio acuto aveva già scorto quella per cui era stata ordita una trama tanta complicata e pericolosa. Ritornato così nell'atrio, diede un'occhiata ai varj gruppi che s'eran sparpagliati qua e là sotto ai portici; s'accostò a quello dove rivide l'Ada; rispettosamente e col miglior garbo s'accostò, e:
      - Dove si son ritratte le reverende suore maestre? domandò.
      Più d'una rispose a quella domanda; e il Baroggi sentì anche la voce della fanciulla Ada; e più d'una si mosse per andar a cercare di quelle venerande che, nella confusione e nella preoccupazione del deliquio della madre superiora, non avean pensato a non lasciar sole le loro giovinette allieve; e si mosse anche Ada. Se non che il Baroggi, colto il punto, lesto e sommesso: «Ella aspetti... le disse; nell'ortaglia v'è chi dee parlarle. Si volga per di là, la supplico...», e via ratto come se nulla fosse, camminando sui passi delle giovinette che s'eran mosse in cerca delle maestre.
      Ada, a quelle parole del Baroggi, trasalì e stette immobile alcuni istanti, e pareva un leggiadro simulacro marmoreo che rappresentasse l'incertezza. Se non che, allorchè vide ritornar il Baroggi seguito da tre fra le venerande madri, ella uscì dalla immobilità, senza però uscire dalla perplessità affannosa.
      In quel punto la confusione nel convento era giunta a quel grado che non pareva potersi dar la maggiore.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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