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      Impegnatasi una fiera mischia, come se il cortile del monastero fosse un campo di battaglia, le monache e le fanciulle atterrite affacciandosi agli ingressi, fuggendo su e giù per le scale, attraversando i corridoj continuavano ad assordar l'aria di grida di spavento. Il Baroggi, vista quella scena e osservando i proprj compagni impigliati in quella lotta disuguale, chè il popolo ajutava gli assalitori, onde le guardie della Ferma erano percosse da tutte le parti, sentì il sangue salire alla testa, e cieco di furore, sfoderando la sciabola si fece largo tra il popolo, dando giù a dritta e sinistra; ma qual fu la sua meraviglia, quando si vide dirimpetto que' gentiluomini, dei quali conosceva alcuni che erano delle prime famiglie di Milano! I colpi erano corsi senza pietà, onde il sangue non mancava; vide cadere due dei proprj, vide atterrati tre degli avversarj. Ed egli, parando colla sciabola un colpo di spada che gli veniva calato dal giovine lord Crall, ch'ei conosceva benissimo:
      - Ma che demonio v'ha inspirato? gridò. Che c'entrano le guardie della Ferma se adempiscono gli ordini della superiorità? Dovevate andare al palazzo dell'ammistrazione, se avevate senno e coraggio e...
      E in quella si sentì gridare: «lasciate il passo, il passo, il passo.» Poi una voce sgangherata che tuonava: «Fermi tutti, o vi faccio abbruciare in questo cortile a schioppettate.»
      Il popolo naturalmente fece ala. Due padri cappuccini entravano insieme con un grosso picchetto di soldati del reggimento Clerici, comandati da un tenente, che era quello che gridava stentoreamente.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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