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      - Precisamente, così..., soggiunse il maggiordomo, ed io, per poter dir questo, ho dei riscontri che non sbagliano.
      - Ma volendo pur concedere che la cosa sia come ella dice... io non trovo poi che nel desiderio di accasar bene il figliuolo ci sia colpa di sorta; nobile e ricco l'uno, nobile e ricca l'altra, giovani e belli ambedue. Che ci trova ella a dire in contrario?
      - Quando il signore sia capace di provarmi che è un atto di virtù e generosità il lavorare assiduamente e in una materia così delicata per arricchire la propria casa a spese altrui, per me non ho nessuna difficoltà a lasciarmi convincere. Prima però faccio osservare che la contessina aveva avversione al giovine milord, e non mancò di manifestarla, poverina! ed io so che, in proposito, ci furono dei disgusti, dei gravi disgusti in casa. Donna Paola vagheggiava la ricchezza futura e la splendida posizione del figlio... troppo giusto! il figlio vagheggiava la bellezza della ragazza, della quale s'innamorò pazzamente... è da compatire. Il cocchiere di casa Pietra è fratello del cocchiere di monsignore... e, come loro sanno, i segreti dei padroni son sempre messi in piazza dai servitori. Così dunque, per continuare, madre e figlio si strinsero in lega per tirar nella rete la giovinetta inesperta... Questa, sgomentata, l'ultimo giovedì, giorno in cui era solita uscire per andare in casa Pietra, volle di forza rimanere in convento, e resistette alle sgridate della madre superiora, ignara dei lacci; e respinse le preghiere della governante di donna Paola che era andata a pigliarla in carrozza.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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