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      Un giorno perfino si pentì d'aver gettato lo scandalo nel mondo con quella lite giuridica, e si corrucciò d'aver voluto respingere per sempre da sè quella creatura innocente.
      O arcani dell'umana natura, per cui, talvolta, colui che sembra il più immite, al contatto di contingenze speciali diventa il più accessibile alla tenerezza! E questo appunto era avvenuto del conte, di modo che, allorchè uscì il decreto del Senato, quasi ne provò gioja. Però fu il colpo più spietato della fortuna quello per cui, dopo tre giorni, la fanciulla che per forza gli era stata imposta dalla legge ed egli l'aveva accettata in pace, improvvisamente scomparve! Quando gli amici stolidi, credendo di fargli piacere, gli recaron l'annunzio di quel fatto, il suo furore non proruppe, ma scoppiò con tal impeto, che quasi parve presentare i sintomi della forsennatezza, e gli astanti ne stupirono come quelli che non potevano comprender tutto. Così un nuovo formidabile avversario sorse, non sospettato, a far più impacciata la condizione del Suardi, che contro di tutti si sarebbe messo in guardia, fuorchè contro di lui.
      Ed or che sappiam questo, possiamo recarci in riva al Lario a fare una visita alla povera Ada.
     
     
      VI
     
      O giovinette leggiadre, fiorenti, appetitose, che avete tanta virtù da fermar l'attenzione persin di coloro che, sotto il cumulo degli affanni, del tedio, delle disillusioni, metterebbero volentieri la vita all'asta! o giovinette care e troppo care che, per le vostre qualità attraenti, vi trovate nella condizione precaria delle allodole, delle quaglie, delle gallinelle, dei tordi e delle tordelle, quando i cacciatori battono la campagna, e son tese nelle ampie tenute le brescianelle e le ragnaje!


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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