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      Ma quasi sempre ai birboni avviene così. Il mondo non arriva a ghermirli, e si feriscono poi da sè medesimi, che è poi tutt'uno. E per un capriccio, per un amoretto, per una fanciulla. A forza di far birbonate impunemente e di credersi invulnerabili, finiscono a rimanere ubbriacati dalla medesima fortuna; perchè come mai si può credere che quel dirittone non sapesse che le ragazze non si possono rubare così per passatempo? Ma la fortuna gli ha dato alla testa; e così oggi è ritornato donde per miracolo ha potuto uscire quindici anni sono. Tu allora avevi cinque anni. Che bella cosa se in questa circostanza tu avessi avuto ancora quell'età! È così, caro mio, è così; e non farmi l'attonito, perchè so tutto; ed ora bisogna rimediarci, perchè quella povera donna di tua madre mi fa compassione; capisci?... mi fa compassione.
      Il Baroggi si alzò da sedere inquietissimo, poi disse:
      - Giacchè quel ch'è stato è stato, ho caro che il signor avvocato sappia tutto. Ma vorrei anche che ella si persuadesse ch'io non ci ho colpa; colpa propriamente no.
      - Ma dimmi un po', balordo. Se un tale ti dice: Dammi un momento la tua sciabola, perchè mi occorre di ammazzare uno che mi dà noja; e tu non ti fai pregare e gli presti l'arma, crederesti di potertela cavar così per le belle?...
      - Capisco bene; e pareva che il cuore, me lo dicesse.
      - Ma infine c'è questa fanciulla?
      - Oh, per questo c'è.
      - Ma ci son molte maniere di essere.
      - Che ho da dire? Si figuri che fu affidata alle cure di mia madre, la quale ora è una santa.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Baroggi Dammi