Pagina (722/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Avevano tutti una gran voglia di veder dappresso tanto la contessa che la sua figliuola, perchè la curiosità è il carattere dominante di coloro per cui il problema più arduo della vita sta nel come si possono passar senza noja le ventiquattr'ore del giorno astronomico.
      Il chiacchierone di nostra conoscenza, che ben potea essere il priore di que' socj più o meno felici, s'incaricò, senz'essere pregato, di parlare per tutti; e a nome di tutti espresse alla contessa la gioja ond'erano compresi al vedere ridonata a Milano una così celebre dama, da cui la città riceveva sì gran lustro e decoro; e soggiunse che tanto più si congratulava, in quanto la vedeva felice appresso alla sua giovinetta e bellissima figliuola, la quale, non ancora uscente dalla fanciullezza, aveva già patito la sventura; ma qui faceva considerare che per ciò appunto ella aveva ragione d'esaltarsi avendo vedute le prove manifeste del come la Provvidenza volle pigliarsi di lei una cura speciale; il che rendeva poi ragionevole la presunzione che fosse per essere chiamata a grandi destini chi aveva avuto così solenni principj.
      La contessa, un po' annojata, un po' imbarazzata, un po' eccitata all'ilarità da quell'orazione gratulatoria pro forma, rispose quattro parole complimentose, e due ne aggiunse come seppe la più confusa Ada, e il cocchiere frustò cavalli e lacchè, e tirò innanzi. E appena la carrozza fu a una distanza conveniente, tutti quanti liberarono una risata compressa a stento, e:
      - Bravo, il nostro oratore, esclamarono; bene il nostro cicerone.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Milano Provvidenza Ada