Pagina (727/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma tanto per venire a patti coi pregiudizj, lo corressero in varie parti, e più e peggio dove c'era il pensiero più bello e più splendido. Ed ora ecco lì... due piloni meschini che fanno sperar pochissimo dell'avvenire di questa facciata, la quale allora fu continuata di mala voglia perchè la fabbriceria non era soddisfatta, e rallentò le operazioni colla speranza forse che il tempo correggesse gli spropositi. Ma ci vuol altro...
      - Tu dici benissimo, osservava un altro, e giacchè si parlava di piazza, se io fossi quello che comanda e che paga... il mio primo pensiero sarebbe rivolto alla piazza appunto, e farei sospendere tutti gli altri lavori. Un gran portico tutt'all'ingiro, e che girasse la più grande area possibile.
      - Allora, mio caro, comincerebbe subito l'opposizione, perchè se anch'io fossi quello che comanda e che paga, farei di tutto perchè non andasse il tuo progetto.
      Quegli che, dopo aver appoggiate le parole del commensale, che, a quanto pare, rubava all'ozio quotidiano qualche ora a pigliarsela calda pei progetti architettonici della città di Milano, si sentì, a titolo di ringraziamento, da lui così crudamente contraddetto:
      - Ma perchè, disse, tu saresti un mio oppositore?
      - Perchè piuttosto che vedere un grande spazio tutto circondato da portici uniformi con edifizj tutti d'uno stile e tutti d'una medesima altezza, mi accontento della piazza che vedo adesso.
      - Sarà bene che tu abbia ragione... ma se non io, c'è la piazza di San Marco di Venezia che ti dà torto da quasi tre secoli, e c'è la piazza di San Pietro a Roma che te lo dà da cento anni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Milano San Marco Venezia San Pietro Roma