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      Pure, ad onta di tutto questo, la carrozza potè andare innanzi, sebbene con lentezza, e quando fu per passar presso la mensa abbandonata, il marchese Alberico, circondato da' suoi, quasi diremmo, camarlinghi, si presentò allo sportello.
      Or guardate caso stranissimo! - Ada, nel vederlo, tirò la mano intrecciata a quella di sua madre, e mandò un'esclamazione di maraviglia paurosa che a tutti sfuggì, com'è naturale, ma non a sua madre, la quale si volse a quel sommesso grido, interrogandola cogli occhi indagatori più che colle parole.
      Che dunque significa ciò? Significava.... ma non mettiamoci in apprensione, significava un fatto naturalissimo. La giovinetta Ada, quando vide il conte Alberico, credette, a tutta prima, di vedersi innanzi il Galantino in divisa militare, e ciò per la ragione che, infatti, tra il Galantino e il marchese Alberico era una gran somiglianza, di quel genere però che forse poteva passare inavvertita agli indifferenti, ma non a chi aveva imparato a palpitare per la prima volta sotto il fascino di quelle tali forme, di quelle tali linee caratteristiche e distinte.
      Or che cos'è, dirà il lettore, codesta storia della somiglianza? È anche questa una conseguenza d'un altro fatto naturale, poichè bisogna ricordarsi che l'Andrea Suardi era nato in casa F... da un Giovanni Suardi stalliere, salito poi al grado di cocchiere. E ora è da aggiungere che il cocchiere Giovanni, quando da una bellissima moglie del contado di Cremona gli nacque il fanciullo che fu il primo e l'ultimo, non potè più salvarsi dalle celie de' suoi compagni di scuderia e di rimessa e di tutta la servitù di casa F...; e le celie crebbero col crescere del fanciullo, il quale, se il marchese avesse avuto moglie, tutti avrebbero detto che era suo figlio.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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