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      Se il lettore si ricorda, è ancora lo stratagemma medesimo per il quale, trent'anni prima, esso era stato a parte degli utili della Ferma del tabacco, ed esercitava per proprio conto il contrabbando del tabacco stesso, contro il quale i fermieri avevan pur fatto promulgare leggi tanto severe.
      Ci si dirà ch'egli è un fenomeno troppo strano e quasi inverosimile, che un'intelligenza così perspicace giocasse la propria condizione per accrescere una ricchezza che era già esuberante. E siamo anche noi di questo parere; ma nel medesimo tempo facciamo osservare, che l'amore del denaro è insaziabile, e l'ambizione che per esso si lusinga di toccare le massime soddisfazioni, ogni qualvolta raggiunge un'altezza desiderata a lungo, e nella quale gli sarebbe sembrato di riposare, al di sopra di quell'altezza ne vede un'altra, e un'altra ancora: e se non sopravvenisse la morte, o la vendetta della società ad aggiustar le partite e a metter senno negli uomini, qualunque più feconda fantasia non arriverebbe a congetturare, nemmeno nei limiti della possibilità metafisica, quello che l'ambizione trova di desiderare, ed anche di acquistare nel campo della possibilità reale.
      Bisogna poi sapere che il nostro Andrea Suardi si era avvezzato ai fumi persino dell'aristocrazia nelle lunghe sue conversazioni coll'arciduca Ferdinando, il quale, come ognuno sa, essendosi dato intemperantemente al commercio dei grani, ebbe a trovarsi spesso in compagnia di negozianti e di sensali, tra' quali, per la sua bell'apparenza e pe' suoi modi insinuanti, e più ancora per gli eccellenti affari che gli aveva procurato, il nostro Galantino sedette per molti anni ai primi posti.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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