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      Credetelo a me: questo Battaglia si è lasciato cogliere come un luccio nelle reti di Bonaparte, e lì a Brescia, quantunque sia un mellone, può produrre l'effetto di un alleato di Francia. - Animo dunque; bisogna far presto; bisogna dire a que' vostri senatori, che è tempo di tirar su la sottana lunga della toga, che consiglia i comodi della vita e impedisce di spacciarsi. Bisogna esser lesti a questi dì, se non si vuole sprofondar nel pantano; perchè, anche a correr veloci, è un affar serio a tener dietro a questo maledetto levriere di Bonaparte, che salta siepi e fossati e vigne, e divora campi e brughiere, e non s'arresta se non ha preso la lepre per l'orecchio. Ha bisogno di scuotersi un po' quella vostra vecchia repubblica dai suoi lunghi sonni senili.
      Quando il Suardi troncò il suo discorso, uno di quei frati aboliti che si trovavano là, e che era in quel tempo vicario d'una pieve sul confine del vecchio ducato:
      - Ma, disse, rivolgendosi prima a monsignor vescovo, come per chiedergli il permesso di parlare, avrei anch'io il mio debole parere da dare.
      - Ma dica pure, molto reverendo, esclamò colla solita vivacità il Galantino.
      - Non è egli vero, continuava l'ex frate di S. Damiano, che sarebbe una gran bella cosa se si potesse ottenere il nostro intento e glorificare la nostra santissima religione, e tagliar la strada alle opere del diavolo, senza dare incomodo a tanta gente, e senza mettere in pericolo tante vite?
      Monsignor vescovo lo guardò e tacque. Il marchese lo guardò, poi guardò il Galantino; questi pure lo guardò, e soggiunse:


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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