Pagina (810/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. Perchè bisogna tener conto anche della distanza dei tempi e degli usi... che so io? di tante cose bisogna tener conto. Io non so niente; ma ne so abbastanza, per dire al molto reverendo ex padre, che su questo progetto non c'intendiamo; e che per ora basterebbe che tornasse alla sua Pieve a metter l'inferno nella coscienza delle sue pecore, per farle diventar lupi e orsi contro i Bonapartisti; e così e altrettanto facessero questi reverendi sacerdoti. All'illustrissimo monsignor vescovo, io non m'attento di dar pareri, ma poco su poco giù quel che si ha a fare si sa. Quanto finalmente a monsignore, mentre la prego a perdonarmi, la supplicherei anche a tornare in Duomo, e a pregare per i suoi devoti e, se gli cresce il tempo, a pregare anche per me, che per ora basterebbe.
      Dunque veniamo a noi, perchè sino adesso mi pare che si perda il tempo, torno a ripetere, in chiacchiere, mentre occorrono fatti pronti e naturali e spontanei. A tutte le apparenze, pare che Bonaparte si voglia ingoiar la repubblica di Venezia: bisogna dunque far insorgere tutto quel paese contro di lui. La repubblica soffierà di là, noi soffieremo di qui. Il marchese, che ha venti milioni in terre, può disporre de' suoi terrieri. Io farò la mia parte. Ma sopratutto sono i preti che ci debbono ajutare. Lo scandalo del ballo grande, rappresentato in questi giorni sulle scene del teatro della Scala, è tale che, esagerato dal pulpito, come sanno fare loro signori, alle popolazioni, può metter la febbre nei credenzoni, mi perdoni monsignore; sopratutto bisogna spaventare la coscienza delle buoni madri, le quali, volere o non volere, hanno una grande influenza sui figli coscritti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Pieve Bonapartisti Duomo Bonaparte Venezia Scala