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      Quella comparsa improvvisa assimigliò molto (volendo trattar l'amore come una malattia, convien ricorrere a similitudini ippocratiche), assimigliò molto a quegli esantemi fatali che compajono inaspettati per significare a un povero infelice che non ha potuto involarsi all'invasione di una epidemia o di un contagio.
      Per colpa adunque della sua memoria e della sua fantasia, sentì il desiderio di tornare un'altra sera al collegio di madama Blanchard, e con certi sotterfugi riuscì d'andarci solo. Ma si preparò troppo bene a quella comparsa, perchè la fortuna gli arridesse. Si postò ne' corridoj, si recò nelle anticamere, s'introdusse fino alla soglia del palco scenico sotto alla protezione di due mammine alle quali ei non dispiaceva nient'affatto; andò in giardino: ma tutto fu invano; per quella sera donna Paolina non gli si mostrò che sul palco scenico; ond'egli si partì di là rovesciato e lento, traendosi dietro il lungo squadrone, come Fingallo, l'eroe di Ossian. Uno dei segreti perchè una ragazza si fissi in pianta stabile nella testa di un giovinotto, è il non averla veduta dopo aver desiderato ed essersi tenuta in tasca la certezza di poterla rivedere. Il capitano stette dunque di malumore tutta notte, stette di perfido umore il giorno dopo... e non mancò di chiedere informazioni e di colei e della famiglia, e che so io. Ma ciò che seppe non valse a rasserenarlo; perchè la quasi clausura onde la contessa Clelia aveva circondato e sè e la figlia e la fanciulla non era molto opportuna a mettere di buon umore un giovinotto intraprendente.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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