Pagina (843/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alquante pagine addietro abbiamo di gran fretta abbozzato il ritratto fisico e morale del conte Achille S..., il padre di donna Paolina, colla promessa che a tempo debito ne avremmo fatto il ritrattone ad olio. Fu quella un'informazione un po' allarmante, e che in coloro i quali credono al sistema dei trapassi morali deve aver generato qualche apprensione anche a riguardo della figliuola: Talis pater, con quel che segue. Ora non possono immaginarsi quei signori con che piacere noi vorremmo dir loro che si sono ingannati; ma, pur troppo, ciò che è non si può negare. Quell'avventatezza onde il padre aveva fatto saltare in aria due o tre patrimoni, quell'impeto di sangue onde, senza badare alle conseguenze, avea fatto tutto ciò che il capriccio istantaneo gli aveva suggerito; quella spensieratezza imperterrita onde aveva abbandonato patria, casa, moglie, figliuoli, tutti, pur troppo, si trasfusero, sebbene, con modificazioni benigne, nella fanciulla Paolina. La contessa Ada, con quel suo cuore nato fatto per le profonde e ardenti affezioni, innamoratasi al delirio di quello scavezzacollo pieno di fascino, ne avea riprodotte le stigmati, come si riproduce una voglia, nel corpo, nell'intelletto, nel cuore della figliuola. Solo in cuore, per lasciarle un impronto anche di se stessa, le depose una forte sentimentalità affettiva. Della bontà non parliamo, perchè (e come potrà ora crederlo il lettore? ma lo vedrà a suo tempo) essa esisteva, sebbene in fondo in fondo e sotto mille pieghe, anche nell'inestricabile guazzabuglio del cuore di suo padre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Achille S Paolina Talis Paolina Ada