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      Superbia, ira, invidia, sono i peccati capitali che la loro gioventù e la loro bellezza e il loro ingegno e il loro spirito fanno lavorare continuamente a danno del prossimo e dei poveri bietoloni che hanno la debolezza d'innamorarsi davvero. La R... la conosco da un pezzo... La A... la conosco da poco tempo, e voi ne avete tutto il merito; ma la seconda non fa che spiegare la prima e completarla. Se io so star bene in staffa con loro, e se le loro signorie non mi hanno ancora mandato al diavolo, è perchè non sono innamorato, ed esse ben se ne accorgono, ad onta delle mie parolone, e sperano tuttora di poter ridurmi allo stato di vittima, per abbandonarmi poi di punto in bianco, e farmi cader dall'alto, tra le risate degli astanti e il sorriso trionfante del mio successore, il quale, dopo esser rimasto in carica più o men tempo, farebbe la mia fine medesima, e così di successore in successore, fino alla dispersione della loro carne fresca e color di rosa.
      - Bravo il mio capitano, vedo che sei matricolato la tua parte. Ma che cos'è che poco tempo fa non parlavi così?... sarebbe mai...?
      - Che cosa?
      - Che cosa, che cosa... Non si comincia a prendere avversione alle amanti vecchie se non quando sottentra qualche amante nuova. In questo genere ho cominciato i miei esercizj a sedici anni; e me n'intendo. Ma che cos'è successo? Il mio bel dragone si fa serio... Or bene, si può sapere o no di che si tratta?
      Il Suardi insistette perchè il Baroggi si svelasse. Questi stette sodo e serio un pezzo, poi si sciolse alla fine, e si svelò e dichiarò di avere finalmente provato che cosa sia un innamoramento.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Suardi Baroggi