Pagina (856/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il nostro amico Bruni, che fu sempre un gran fisionomista e che per gli occhi vedeva i cuori, ci ebbe a dire tante volte, a proposito di quella contessa, la quale fece parlar tanto di sè che egli non la vide nè prima, nè dopo a comportarsi verso altri amanti (di cui la lista, pur troppo, riuscì innumerevole) con quella speciale e delicata deferenza onde, pel breve tempo ch'egli potè esserne spettatore, si comportò col Baroggi. - «Si vedeva, riportiamo le precise sue parole, che quella era stata una simpatia invincibile e ingenua, tanto che se il capitano non le fosse stato tolto dalle circostanze, la cronaca scandalosa non avrebbe avuto a empir tante pagine.» Però da quello che il Baroggi ebbe a dire sul conto di essa al Suardi, si vede che egli, o non la seppe conoscere, o fu ingiusto seco; l'ardente passione per donna Paolina, non solo gli rese uggiose le pratiche vecchie, ma superficiali e insipide le relazioni nuove.
      Diciamo questo perchè vorremmo che nel giudicare gli uomini e le donne, segnatamente quando si tratta di trascorsi, e debolezze, e peccati, che non intaccano nè la vita, nè la borsa del prossimo, si facesse sempre uso di una certa indulgenza. - Ma è assai probabile che la bella e spiritosa e ardente figliuola del marchese F..., se invece dello sposo, che il padre fatto bigotto le mise innanzi come un medicinale, avesse trovato un giovane che nell'insieme avesse arieggiato il Baroggi, con quel corredo agro-dolce di qualità intellettuali che valgono a tenere in freno una signorina facile ai capogiri ed a renderla invulnerabile alle tentazioni, ella non avrebbe forse cercato altro, e sarebbe stata una donna esemplare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Bruni Baroggi Baroggi Suardi Paolina Baroggi