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      » Forse egli aveva saputo qualche cosa della contessa A... e della R..., e a questi pensieri avrebbe fatto seguire altre parole e altre domande; ma il rispetto pel capitano lo teneva in soggezione, onde con tutto il garbo di cui era capace, e che in tale circostanza era accresciuto da quella naturale raccomandazione che di sè medesima suol fare la beltà e la giovinezza, detto al caporale: Bada e sta attento, - si profferse ad accompagnare il bel dragone, protendendogli innanzi con più che soldatesca cortesia la lanterna per illuminargli il bujo cammino che doveva fare.
      Quando colui fu nel secondo cortile, fermatosi sotto alla terrazza, domandò ad alta voce il capitano. Venne un'ordinanza in sua vece, a vedere chi fosse; poi uscì il Baroggi stesso, ancora compiutamente vestito.
      - Chi è lì? domandò.
      - Sono il cittadino S..., rispose donna Paolina. Scendete subito.
      Il Baroggi trasalì, ma tacque e discese. Quantunque fosse lungi le mille miglia dall'aspettarsi una tal visita, pure conobbe la voce e si appose; e tutto tramescolato venne abbasso, e si avvicinò alla fanciulla travestita.
      Quel giovane e prode soldato, sebbene indurito dalla milizia e derisore d'ogni pericolo, pur tremava come una foglia e la voce gli uscì fioca quando ingiunse all'ordinanza ed al sergente di andar pei fatti loro: tanto era commosso!
      Il dialogo che seguì fu breve e rotto e, alle prime inchieste, pieno di fremente orgoglio per parte della fanciulla. Ma i modi del giovane, ma le sue parole, ma le promesse da esso a lei rinnovate, sciolsero quell'orgoglio in un pianto dirotto.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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