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      Voi altri, amici fedeli, che conoscete tutti i casi della mia vita, potete dire se vi è stata donna più tribolata di me al mondo...
      E quasi singhiozzando, strinse la mano al vecchio Bruni e li salutò ambidue, lasciandoli addolorati e pieni di tristi presentimenti.
     
     
      XIV
     
      Le ultime parole della contessa Ada S... relative alle vicende della sua vita passata, ci consigliano a cogliere questo momento per raccontare quanto avvenne nel tempo decorso dalla notte del 1766 in cui si tenne l'ultimo banchetto pubblico alle porte delle case di Milano al giorno 12 marzo del 1797.
      La narrazione di un tale intermezzo, se a tutta prima può sembrare un inciampo per que' lettori che hanno volontà d'andar sempre avanti, è qui necessaria, perchè, senza di essa, mancherebbe lume ai fatti che descriveremo in appresso e ai personaggi che compariranno in iscena per la prima volta. E questa narrazione la faremo riproducendo una specie di promemoria che il signor Giocondo Bruni stese per noi, quando gli abbiamo manifestato il pensiero di pubblicare un libro relativo a ciò che a mano a mano ei c'era venuto raccontando.
      E credemmo bene di riprodurlo tale e quale fu steso da quell'ometto di garbo, ma non in tutto fornito di quella che chiamasi perizia letteraria; non arrogandoci altro diritto che di far scomparire gli errori più solenni di sintassi e quelli d'ortografia, e di aggiustare alla meglio il contesto della narrazione, là dove ci parve che alla memoria o al periodo fosse scappata qualche maglia.
      Adoperando di questa maniera, se dubitiamo di non poter piacere a quelli che amano la più completa armonia nei costrutti architettonici; siamo però certi di riuscire accetti a quanti, nel timore di venire ingannati dai libri stampati e dalle storie, vanno negli archivi a cercar la riprova del vero nei documenti originali.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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