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      Guglielmo Crall suo figlio amava donna Ada con tanta maggior passione quanto più la giovinetta, sebbene egli potesse vantare tutte le doti della gioventù, della bellezza, dell'ingegno, aveva dimostrato di sentire un'invincibile ripugnanza per lui. Perciò donna Paola desiderava che, giacchè erasi presentato un partito più che conveniente, lo si affrettasse al più presto, nella fiducia che, troncando al figliuolo ogni speranza e togliendogli l'occasione di veder la fanciulla ogni dì, egli alla fine avrebbe fatta la cura del cuore col rimedio del tempo. In secondo luogo, non potevasi ascrivere nè a crudeltà, nè a pregiudizio l'aver cercato di costringere la fanciulla ad accettare la mano del marchese F..., ricchissimo, nobilissimo, ancor giovane, ancora avvenente; e tanto più che bisognava pure cercar di toglier di mezzo quel fatale amore del Suardi; amore che, essendo stato il primo, ed avendo incontrato tanti contrasti, s'era sprofondato tanto, che pareva divenuto incurabile. Su questo fatto poi, per dare una novella prova del cuor generoso di donna Paola e della sua mente spregiudicata e indipendente, mio padre mi raccontò che, parlando con essa di quest'affare intralciato, l'udì una volta ad uscire in queste precise parole:
      «- Vi assicuro, che se questa Ada fosse mia figlia, o se credessi lecito di consigliare altrui in una cosa così delicata e pericolosa, io lascerei strillare tutto il mondo, ma accontenterei la fanciulla, anche perchè ho la convinzione che il Suardi, a diventare un perfetto onest'uomo, non ha bisogno che di questo matrimonio.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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