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      La contessina Ada, si sa, non aveva più nè 16, nè 18, nè 20, e nemmeno 25 anni; ma, correndo il 1780, era prossima a' suoi 28. Ben è vero ch'ell'era ancora bellissima, e le giovinette sedicenni potevano ancora invidiarla; ma a quell'età le donne ancor nubili, cominciando a capire che dopo il mezzodì viene il tramonto, sentono nelle ossa la minaccia d'una diminuzione di prezzo, e diventano impazienti tanto, che se hanno passato la miglior parte della vita a dir di no, sospirano qualunque occasione per poter dire di sì. La contessina Ada, poi, di sopraggiunta, si era veramente invaghita del conte Achille S.... nè più dovea temersi la competenza del Suardi, il quale aveva toccato i suoi quarantanove anni. Ben egli continuava ad essere un bellissimo uomo, prosperoso, vegeto, vivace. - Ma il colore del volto aveva perduta la trasparenza; ma l'occhio aveva smarrito il fosforo; ma la pancia aveva varcata la linea accademica. È sempre la pancia quella che chiude il protocollo degli amori. Dunque la contessina Ada era guarita di quell'affezione infelice.
      «Nel tempo che avvenivano queste cose, io non mi trovavo a Milano. Da un anno e più stavo a Venezia per assistere la povera mia madre, che morì poi in ancor fresca età, compianta e desiderata da quanti la conobbero. Stavo dunque a Venezia, quando mi giunse come un colpo di fulmine la notizia che lord Crall, il quale da qualche tempo erasi ritirato in una sua villetta presso Milano, fu trovato morto in camera, immerso nel proprio sangue.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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