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      Quasi tutti gli scultori, pittori ed architetti francesi (riportiamo le parole di una relazione storica allora stampata, la quale non è che una replica di ciò che è detto nel citato Diario), spogliati di tutto, vennero arrestati ed accompagnati ai confini della Toscana.
      Intanto quei medesimi predicatori e missionarj, che già avevano tentato di esaltare i popoli a favore del trionfo della Mezzaluna contro i Fedeli, d'improvviso, mutato proposito, si misero a girar per le vie e per le piazze, esortando il popolo stesso a star saldo nella fede cattolica, dipingendo alle menti coi più vivi tocchi gli errori dell'anarchia e della disobbedienza. Mattina, giorno e sera rimbombavano per ogni angolo le stesse voci, le stesse tetre descrizioni, ingrandite dalle più artificiose ipotiposi. Si vedevano stampe e quadri ove i membri dell'assemblea nazionale stavan dipinti colle ale di pipistrello e gli altri segni dati dal vulgo al demonio; ed al contrario si osservavano i più famosi borbonici effigiati colle ali e colle attribuzioni beate degli angeli. E se qui non occorre di richiamare l'assassinio famosissimo di Bassville, inspirato dall'atroce cardinale Zelada, il braccio destro allora di Pio VI, ben giova riferire le cose che pochissimi oggi e forse nessuno conosce, vogliam dire le vessazioni a cui fu segno il medico Bussan, per la colpa di avere assistito il ferito, sino al punto di morte; e l'imprigionamento e le esasperazioni crudeli inflitte allo speziale Meli e al chirurgo Liborio Angelucci per la medesima ragione.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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