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      Ma tutta la persona s'illeggiadriva dominata da quella testina elegante, aerea; sebbene le forme del corpo, al primo, sembrassero sottili e quasi gracili, osservata poi parte a parte apparivano consistenti e ampie più di quello che comunemente suol presentare una fanciulla di diciott'anni. Vestita da dragone coi calzoni di daino stretti alle coscie, e gli stivaloni pei quali riusciva ancor più attraente il contrasto del piccolo piede muliebre, vi assicuro, i miei cari amici, i quali ponete ancora qualche interesse in questo genere di studj, che c'era da perdere la testa. Seduta sugli scaglioni del Colosseo, teneva così a bardosso su d'una spalla il mantello verde; aveva l'elmo in testa piantato assai indietro colla criniera che le cadeva sullo spallino sinistro. Colla gamba destra sormontata dall'altra stava movendo macchinamente il piccol piede. Quello però che più di tutto fermava gli sguardi altrui, era il volto dilicato e fino incorniciato dall'elmo; volto pallido con linee squisite, sebbene accentatissime, segnatamente alla linea del mento; con un giro di bocca di eleganza ineffabile e con un naso (il naso ha un gran posto nelle quistioni della simpatia), con un naso che, sebbene piccolo ed elegante, aveva però una forma speciale, perchè le nari si disegnavano più alte del setto divisore, il quale mostravasi troppo più di quello che avrebbe voluto la regola perfetta.
      Ma che mestizia meditabonda e accorata era su quel volto; ma quante e quante cose pareva volesse dir l'occhio eloquentissimo ogni qual volta lo girava a guardare il suo Baroggi!


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Colosseo Baroggi