Pagina (1030/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E tra le cagioni mettiamo anche quelle che procedevano dalle cattive e inveterate abitudini della sua vita, dal carattere speciale della sua mente e del suo cuore, dai pregiudizi naturali e avventizj della sua educazione, dalle medesime sue colpe. Al cospetto di un morbo fisico, grave e doloroso, il paziente desta sempre compassione in chiunque non appartenga al tribunale della Santa Inquisizione. Pel filosofo che osserva i dolori umani coll'intendimento della cura e non della vendetta, il primo suo sentimento è la pietà e il desiderio di alleviar le pene. Egli assomiglia al medico razionale e galantuomo, che non abbandona l'ammalato, nè lo maltratta, quand'anche sia stato la cagione del proprio male.
      Un padre anche il più mite di carattere, che trovi una propria figliuola nella posizione di donna Paolina, certo che non potrà mai reprimere, a tutta prima, il dolore e l'indignazione. Ora il conte S... era tutt'altro che mite. In aggiunta, quantunque egli ostentasse il più radicale repubblicanismo, pur s'indispettiva quando alcuno affettava di non sapere ch'egli era nobile. Era un fatto interno, ch'egli medesimo quasi ignorava, ma non per questo era men forte. Amava la nobiltà, e con dispiacere vedeva abbattuti i suoi privilegi; e se in una gara, in un duello tra un nobile ed un uomo senza titoli, vinceva o perdeva il primo, senza sapere il perchè, ei gioiva o s'indispettiva per lui. Era quella una malattia del sangue insieme e dell'educazione.
      Ora la sua figliuola, secondo lui e secondo tutti, s'era disonorata fuggendo, e si sarebbe disonorata anche fuggendo col più illustre personaggio; ma ciò non bastando, per rendere ancor più grave la colpa, essa era fuggita con un giovane di tanto inferiore alla sua condizione; con un figlio di una guardia di finanza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Santa Inquisizione Paolina